Storia dell' arte

 

 

 

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LA PREISTORIA
Per “Preistoria” si intende un lunghissimo periodo dell’umanità iniziato 2 milioni e mezzo di anni fa, con la comparsa dell’uomo sulla Terra, e si conclude con l’invenzione della  scrittura, che risale a circa 5000 anni  fa.
La Preistoria viene suddivisa in 2 grandi periodi: il Paleolitico, o età della pietra antica e il Neolitico o età della pietra nuova. Nel Paleolitico l’uomo vive nelle caverne e dalla pietra scheggiata (selce) ricava armi per  la caccia e la difesa.
Nel Neolitico l’uomo da nomade diventa sedentario: abbandona le caverne, si ferma in un determinato territorio, si dedica all’allevamento e all’agricoltura e nascono così i primi villaggi. L’uomo del Neolitico impara a levigare la pietra e ad utilizzare il rame e il bronzo.
Le prime forme d’arte risalgono a 35000 anni prima della nascita di Cristo. Sulle volte e sulle pareti delle caverne egli raffigura in particolar modo animali (cavalli, cervi, bisonti, mammut). A questo periodo primitivo appartengono alcune statuette femminili dette “Veneri”. Queste statuette rappresentano la donna, capace di garantire la fertilità e la continuazione della specie.

Nel Neolitico l’uomo incomincia a costruire enormi strutture in pietra per i defunti: nasce così l’arte megalitica (dal greco megalite, “grande pietra”). Particolare realizzazione megalitica, il dolmen (dal celtico “tavole di pietra”), il menhir (“pietra lunga”) e i cromlech (“pietra curva”) grandi raggruppamenti di megaliti disposti in circolo (Stonehenge).

 

ARTE MESOPOTAMICA
Nel 3000 a.C. nacquero intorno al Mediterraneo due grandi civiltà: quella della Mesopotamia e quella dell’antico Egitto. La Mesopotamia (che vuol dire “terra tra due fiumi”) era un territorio posto tra i fiumi Tigri ed Eufrate. Intorno al 4500 a.C. si insediò in Mesopotamia il popolo dei Sumeri ed a loro dobbiamo l’invenzione della scrittura, dell’aratro e delle ruote. Dopo dei Sumeri su quel territorio si stabilirono gli Assiri e i Babilonesi. Le città erano circondate  da mura e fossati e all’interno vi era posto un grande tempio (Ziggurat)  realizzato con mattoni d’argilla e formato da una serie di terrazze sovrapposte.

 

ARTE EGIZIA
La storia Egizia inizia nel 3100 a.C. quando re Menes unifica in un solo regno l’Alto e il Basso Egitto e termina del 31 a.C. con la conquista romana. Attorno al fiume Nilo si formano i primi insediamenti umani. Tipica espressione dell’arte egizia è l’architettura costituita dalle piramidi, dalle tombe e dai templi. Le piramidi sono le tombe dei faraoni. Le prime piramidi sono disposte a gradoni.  La piramide simboleggia l’unione tra la terra e il cielo . Le piramidi più famose si trovano a Giza e nella stessa zona vediamo la Sfinge, un’enorme scultura a forma di leone con la testa del faraone Chefren.
La pittura che decorava le pareti delle piramidi e dei templi rappresentava momenti religiosi o situazioni di vita quotidiana. Gli egizi inventarono la scrittura geroglifica, formata da circa 3000 segni.
ARTE GRECA
Nell’VIII secolo a.C. nacquero le prime Poleis greche (“città stato”). I Greci fondarono delle colonie, un po’ in tutto il Mediterraneo, come ad esempio nell’Italia del Sud, chiamata da loro Magna Grecia (“grande Grecia”). Nella parte più alta della città, chiamata acropoli, vi erano i templi, nella parte sottostante si trovava l’agorà, formata da case, botteghe, piazze ecc. Il tempio più famoso della Grecia classica è il Partenone. Il Partenone ha una base rettangolare con 17 colonne di ordine dorico sui lati lunghi e 8 sui lati corti. All’interno c’era un’enorme statua di Atena (protettrice della città), realizzata in oro e avorio.
Gli ordini architettonici greci sono 3: dorico, ionico, corinzio. L’ordine dorico è il più antico: la colonna poggia direttamente sul pavimento del tempio. Il capitello è formato dall’abaco (lastra quadrata) e dall’echino (specie di cuscinetto rigonfio). L’ordine ionico si sviluppa dopo circa 10 anni dal primo: la colonna è formata da scanalature e poggia su una base, il capitello ha una decorazione a volute. L’ordine corinzio (nome che deriva dalla città di Corinto) presenta una colonna con scanalature più sottili e slanciate e poggia su una base di marmo. Il capitello è decorato con foglie di acanto.

LA SCULTURA GRECA
Fin dalle origini gli scultori prediligono la figura umana, anche le statue di divinità sono rappresentate come esseri umani giovani e bellissimi.
I bronzi di Riace sono due rarissime sculture greche del V secolo a.C. . Le statue raffigurano due guerrieri: uno dall’aspetto più anziano (statua A) e l’altro dall’aspetto più giovane (statua B).

LA PITTURA VASCOLARE
La ceramica era una tecnica molto diffusa in Grecia ed era destinata ad un uso pratico (conservazione degli alimenti), ornamentale e funerario. Tra il VII ed il VI secolo si diffuse la tecnica delle figure nere su fondo rosso, dal 530 a.C. la tecnica di figure rosse su fondo nero.

ARTE ETRUSCA
La civiltà etrusca si sviluppò tra il IX e il IV secolo a.C. in una zona tra i fiumi Tevere e Arno (attuali regioni Toscana e Lazio). Gli etruschi erano un popolo molto religioso e per questo realizzarono la costruzione di templi e di grandi necropoli (“città dei morti”). Le tombe che formavano le necropoli erano scavate nel terreno roccioso (“ipogee”),  costruite come una casa (“edicola”), oppure coperte da tumuli di terreno su una base circolare (“tumulo”).

All’interno delle tombe si trovavano sarcofagi che riproducevano le fattezze del defunto con sculture scolpite sul coperchio o canòpi che contenevano le viscere del defunto.

 

ARTE ROMANA
Dal VI al I secolo a.C. i romani sono interessati alla costruzione di grande opere (acquedotti, strade, ponti, fognature, ecc) e non mostrano grande interesse per le arti, che considerano un lusso inutile. Tra il III e il II secolo a.C., con la conquista della Grecia, l’atteggiamento nei confronti dell’arte cambia: i romani incominciano a collezionare opere d’arte e creano copie e  imitazioni di originali greci.

 

LA SCULTURA ROMANA
Al contrario dell’arte greca, dove le sculture venivano idealizzate, i romani realizzavano veri e propri ritratti, capaci di descrivere anche il carattere e le qualità morali delle persone ritratte.

 

ARCHITETTURA ROMANA
I romani erano convinti che l’architettura fosse la più utile tra le arti. La costruzione di strade, ponti, acquedotti, ecc, era il simbolo della grandezza di Roma. Con l’impiego dell’arco e di materiali come il cemento e il mattone costruiscono templi, basiliche, anfiteatri e archi di trionfo.
Il Colosseo (Anfiteatro Flavio) ospitava i combattimenti tra gladiatori, cacce ad animali feroci, sanguinosi spattacoli, battaglie navali. La struttura è costituita da archi a volte contatenati tra loro. Il nome Colosseo deriva dalla vicinanza di una colossale statua di Nerone, andata perduta.

LE COLONNE ONORARIE
Le colonne onorarie celebrano le imprese di conquista dei generali. Nel fusto cilindrico della Colonna Traiana, alto 30 m, sono rappresentate le due campagne di guerra vinte dall’imperatore Traiano contro i Daci.

 

ARTE PALEOCRISTIANA
Nel III secolo d.C. l’Impero romano inizia il suo declino e attraverso l’editto dell’imperatore Costantino che, nel 313 d.C. stabilisce la libertà di culto, si diffonde il Cristianesimo. Nell’arte i soggetti delle figurazioni raccontano storie tratte dalla Bibbia. Per il culto cristiano vengono costruite basiliche e battisteri. Le basiliche sono grandi sale dove i fedeli riuniti celebrano riti sacri. I battisteri, costruiti all’esterno delle basiliche, sono piccoli edifici a pianta centrale con una vasca per il battesimo.

 

 

ALTO MEDIOEVO
Dopo la caduta dell’Impero romano la popolazione va a vivere nelle campagne per difendersi dalle razzie e dalle invasioni. Nell’XI secolo nascono nuove città: gli edifici erano ammassati e le vie erano strette. Gli edifici pubblici erano costruiti in pietra mentre le case normali erano costruite in legno e argilla, mescolate con sassi o paglia. L’arte barbarica crea opere di oreficeria e miniature. Le tecniche di lavorazione più usate sono il cloisonné, la granulazione e l’incastonatura. Nel cloisonné i gioielli sono decorati con smalti colorati. La granulazione è ottenuta saldando sulla lamina d’oro piccoli parti di metallo che creano motivi geometrici. Nei monasteri vi erano monaci specializzati nella realizzazione dei manoscritti. La miniatura è l’arte di decorare e illustrare i codici per trasmettere la cultura.

 

Fonte: http://www.ictelesiomontalbettirc.gov.it/attachments/article/1020/Dispense%20Storia%20dell'arte.doc

Sito web da visitare: http://www.ictelesiomontalbettirc.gov.it/

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